lunedì 8 giugno 2009

Rettondini è Sindaco!!!! Analisi, Vincitori e Vinti di una Campagna Elettorale sui generis...

VITTORIAAAAAAAAAA!!!

Roberto Rettondini conquista al primo turno il Comune di Legnago!

Dopo dieci anni, i cattocomunisti nati e cresciuti tra i petali della Rosa ambrosian-soffiatiana, vanno a casa, Legnago torna al centrodestra.

Vince Rettondini, perde Ambrosini.

Ma con loro c'è chi vince e perde di più o di meno, a seconda dei casi.

Vince decisamente la Lega, ke sfonda il muro del 30%.

Vince molto poco il Popolo della Libertà, ke si attesta a 20 virgola qlc, pagando lo scotto della disastrosa gestione Persona-Groppello.

Vince alla grande l'amico Paolo Longhi, recordman di preferenze, con 358.

E con lui vincono anche Mr. K (che al netto di qualche preferenza "comprata" a suon di nomine ai seggi, fa cmq un bellissimo risultato), Riccardo Bariani -in bilico tra Consiglio e primo dei non eletti- e, soprattutto, il mio amicissimo e partner di cordata Paolo Castagna che, nonostante la campagna denigratoria di qualche arcinemico interno e la forte concorrenza in quel di S. Vito, incrementa i suoi voti e torna in Consiglio.

Poco vittoriosi i brancheriani, colpiti dalla grossa debacle del loro "campione" Nico Dalla Via e da quella (meno vistosa) della "collaterale" Federica Boggiani.

Idem per i "Popolari Liberali": Agostino Rossini fuori senza appello dalla Provincia, Masolini al palo, Alessandro Rettondini in fascia medio-alta solo grazie all'omonimia col candidato Sindaco.

Male anche il resto di AN: in 4 arrivano si e no alla metà di Longhi...

Perde bene Marconi, votato in massa da zingari et similia e pure Gandini, che ha fatto molto bene alle Europee.

Pareggio x la Scapin, che brilla alle Provinciali, ma cala vistosamente alle Comunali.

Pareggio pure per Massimo Venturato: i "suoi" due candidati, Zamperlin e Fante non sono nei primissimi posti, ma fanno un discreto risultato e col gioco degli assessori, potrebbero sperare in qualche interessante riposizionamento.

Ed ora passiamo al sottoscritto...

Che è andato male, non c'è che dire...

Sinceramente, mi aspettavo di non fare un grande risultato, anke se quello che è arrivato è pure sotto la soglia minima che mi ero prestabilito.

Lungi da me il cercare scuse e l'arrampicarmi sugli specchi, ma le mie misere 18 preferenze hanno una loro serie di spiegazioni.

Innanzitutto la mia cronica pigrizia, che mi ha portato a fare molto meno di qto avrei potuto/dovuto.

Una situazione familiare poco favorevole, con mia madre in cassa integrazione e mia nonna in ospedale x tre settimane, fino a 10 gg. prima del voto.

L'importante "rivoluzione sentimentale" avvenuta da due mesi a questa parte: mi ha indubbiamente (anke se decisamente piacevolmente) distratto dalla campagna elettorale, ma mi è pure costata una manciata (relativamente cospicua) di preferenze.

La concorrenza di e tra amici/conoscenti/coetanei. Pescavano nel mio stesso bacino candidati di Nuova Città, favoriti rispetto a me dall'apartiticità della loro lista, nei confronti di elettori distaccati dalla politica e non ideologizzati.

Un elettorato parentale tendente all'anziano e/o poco scolarizzato, soggetto quindi ad esprimere erroneamente il voto (e infatti qualcuno mi ha votato alle Europee...).

Il mio essere uno studente NON lavoratore, x cui magari poter pescare sul posto di lavoro.

Un vistoso calo di motivazioni ed entusiasmo, dovuto alla nefasta situazione organizzativo-programatica del PdL (cosa infatti punita dai legnaghesi), in bilico tra le incapacità dei vari Claudio Persona, Enzo Masin, Andrea Mazzaglia, ecc. e la viscida doppiezza di gente alla Mario Zaghi, Checchella, Coglionello Manente, ecc.

Alla fine, dunque, non mi lamento poi così tanto; i miei miseri 18 voti sono carichi di dignità e passione.

L'esatto contrario dei 150 e oltre di Loris Bisighin, colui che ad un paio di gg. dalla chiusura delle liste ebbe a dire che, per una questione "di cuore", sua interiore, rinunciava al posto in lista in polemica coi vertici provinciali del partito...salvo poi ripensarci all'ultimo minuto, nn dando alcuna spiegazione, non presenziando alle riunioni operative e ai momenti di "lavoro" (mai visto ad un gazebo, portare una bandiera, attaccare un manifesto, ecc.) e godendo dell'appoggio di 4-5 insider che credevano di saperla lunga...

Non mi lascio quindi prendere da quello sconforto che potrebbe portarmi a ripensare il mio impegno politico.
Anzi, riparto consapevole dei miei errori, del bisogno di organizzare una strategia complessiva diversa, più dinamica e attiva.

In tale contesto s'inquadra il piano di rilancio del Movimento Arancione e dell'attivismo nell'ambito dei network liberali.

E ora, godiamoci la vittoria, ripuliamo il PdL e diamoci dentro nella campagna per il referendum!

E grazie ai miei 17 elettori (il 18imo voto è il mio...), sperando di moltiplicarli (x 10...eh eh) la prossima volta...

6 commenti:

  1. "...Lungi da me il cercare scuse e l'arrampicarmi sugli specchi..."

    "...Alla fine, dunque, non mi lamento poi così tanto..."

    La pigrizia, la mamma, la nonna, la morosa, gli amici, i parenti, i compagni di partito, lo studio.
    Altri da tirare in ballo?

    Ringrazia la Lega e persone tipo Paolo Longhi (lui si amato e stimato tra la gente) perché altrimenti i tuoi cattocomunisti rimanevano per altri 5 anni minimo.

    Continua e magari finisci di studiare che è meglio

    W el Leon
    Alberto

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  2. "Un elettorato parentale"

    LOL!

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  3. Ma ke strano...e io ke pensavo ke questo spazio web fosse il Triangolo delle Bermuda...e invece ecco prontamente saltar fuori l'avvoltoio di turno...

    "Nn ti curar di loro, ma guarda e passa"...

    Un saluto a Dino...un Grandi!!! LOL!

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  4. Sono commosso e sopravvalutato.
    Grazie

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  5. Caro Federico, mobilitarsi per portare avanti le proprie idee è sempre lodevole e positivo.
    Dunque...I miei complimenti per il coraggio che hai avuto nell'occuparti di politica in una situazione privata per te non delle più tranquille, da quello che ho capito dal tuo scritto.
    stammi bene
    paolo

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